Alaska: visitando Fairbanks
Il paesaggio è indescrivibile, del resto un tour in Alaska non ha bisogno di troppe presentazioni. Fairbanks è la la seconda città locale per grandezza ed ha un’altra peculiarità: è tra le più popolate a questa latitudine. La sua reale distanza dal circolo polare Artico è di 241 chilometri e in zona il sole cala proprio sotto l’orizzonte nel periodo del solstizio d’estate, cioè il 21 giugno.
In inverno sono tante le ore di buio a Fairbanks e questo significa che la destinazione è perfetta per osservare l’aurora boreale. Il fenomeno conosciuto in tutto il mondo e in grado di attirare moltissimi turisti ogni anno, è dovuto ad elettroni e protoni che spinti dal vento solare danno vita a strisce radiose di luce nel cielo. Chi arriva a Fairbanks si accorgerà subito di una cosa: gli sbalzi termici sono notevoli, per cui non fatevi trovare impreparati. Non ve lo immaginate magari, ma nel periodo estivo la colonnina di mercurio può giungere addirittura fino ai 32 gradi e in inverno a meno 15.
In tour da queste parti, sicuramente potrebbe essere interessante visitare l’Ice Museum. Si tratta di una sorta di enorme freezer che conserva tante sculture di ghiaccio. C’è poi un’altra installazione all’interno della sede della University of Alaska, nota per la presenza di un bisonte mummificato che risale a 36.000 anni fa. Il Pioneer Park conserva degli edifici storici che arrivano da tutta l’Alaska. L’idea è stata quella di riprodurre una cittadina che ricordi il periodo della corsa all’oro. Si trova sulla sponda del fiume Chena. La sera, questa zona è teatro di uno spettacolo musicale con ballerine in costume d’epoca, molto interessante e in grado di attirare tanto turismo in loco. Del resto, un viaggio in Alaska è in generale un giro importante, Fairbanks è una di quelle mete che non dovrebbe mancare durante il tour conoscitivo del’area, anche per capirne meglio spirito e tradizioni.
Photo Credit: Thinkstock