Viaggio in Messico – Lungo La Ruta Maya
nello Yucatan, tra maestose vestigia di un’antica civiltà e splendide spiagge tropicali
La penisola dello Yucatan, pur facendo parte integrante del Messico sia per quanto riguarda la cultura, gli usi e la religione, ha mantenuto una sua identità specifica e distinta rispetto al resto della nazione. La gente yucateca va particolarmente orgogliosa di questo e della sua origine Maya. Già! I Maya! Una presenza costante che si avverte durante tutta la permanenza in questa splendida terra. Presenza che si manifesta negli imponenti edifici che i Maya ci hanno lasciato ma anche nel carattere della popolazione, più mite e gentile che in altre del Messico. Un segno di questa differenza si riscontra anche nella diversa (e migliore, aggiungo io) considerazione che qui si ha della donna, frutto di una cultura meno “machista”, o perlomeno di un machismo mitigato dall’influenza della cultura Maya.
Oltre all’enorme interesse che i resti archeologici ed artistici dei Maya, quello che la penisola ha da offrire, e che in questo viaggio in Messico potrete apprezzare appieno, può soddisfare le aspettative di ogni viaggiatore desideroso di provare forti emozioni, di essere stupito da situazioni nuove ed emozionanti, di ammirare lo spettacolo di una natura, diversa rigogliosa, misteriosa ma anche godere di atmosfere e ritmi rilassanti in tranquille città coloniali e, perché no, sotto le palmette di isolate spiagge tropicali: la barriera corallina più lunga del Nord America (la seconda al mondo) a volte raggiungibile a nuoto dalla riva e sempre comodamente su piccole imbarcazioni e spiagge, neanche a dirlo, incantevoli: la situazione ideale per gli amanti dello snorkeling e dello scuba diving, per nuotare assieme alle tartarughe ed ai pacifici squali balena. Snorkeling e scuba diving, peraltro, possono essere praticate anche nei cenotes, caratteristici “inghiottitoi” carsici, tipici della penisola yucateca, componenti visibili di un intricatissimo e diffusissimo sistema di canali naturali e fiumi sotterranei.
Al fine di preservare l’incontaminata natura di alcune zone della penisola, sono stati create ben 5 “Riserve della Biosfera”. Parchi naturali si, ma con strutture, caratteristiche ed obbiettivi precisi attribuitigli dall’UNESCO, quali, ad esempio, la collaborazione con la popolazione locale ed il suo coinvolgimento e la ricerca scientifico-naturalistica. Innumerevoli le specie di animali che si possono “incontrare” in queste riserve: dai felini selvatici quali il giaguaro, il puma, l’ocelot e il giaguarundi (vedi foto!) alle scimmie urlatrici e scimmie ragno, e poi, ancora tra i mammiferi, tapiri, cervidi e pipistrelli. Per gli appassionati di birdwatching, poi, le riserve sono abitate stanzialmente o visitate stagionalmente da centinaia di specie d’uccelli: una per tutti la cicogna americana, che potrete ammirare nella riserva di Sian Ka’an.
Insomma, come si suol dire, in questo Viaggio in Messico, ce n’è per tutti.
Buon Viaggio